Riprende la pubblicazione in Blog, della rubrica Fb #LostArt
da me curata all'interno del progetto
"IspirazioninFiera" "Vite a Regola d'Arte" (2017).
(Trovate descrizione e link a puntate precedenti in Pagina Blog
sulla barra orizzontale)
La 6a puntata (di 14) vede la perdita (2015) del sito archeologico di Palmira.
Di seguito l'intero post originario:
6a
puntata #LostArt – Distruzione sito archeologico di Palmira – Siria.
Cenni
Storici:
Il
nome greco Palmyra è la traduzione dall’aramaico Tadmor (palma), edificata su
un oasi alimentata dalla fonte Efqa, a 240Km a nord-est di Damasco, viene
citata da documenti assiri dal II millennio a.C..
Chiamata
la “Sposa del deserto”, fu a lungo un vitale centro carovaniero , menzionata
nella Bibbia, (II Cronache 8:4) come città del deserto fortificata da Salomone.
Nota per essere stata la capitale del
Regno indipendente di Palmira,(268) sotto il governo secessionista della regina
Zenobia. Riconquistata dall’Imperatore romano Aureliano nel 272 d.C.
Fortificata
ulteriormente da Diocleziano (303) per difenderla dai Sasanidi, andò in
rovina quando fu conquistata dagli Arabi
nel 634d.C. .
Visitata
nel 1751 da una comitiva di disegnatori,(tra cui l’Arc. G. B. Borra) guidata
dagli inglesi R. Wood e J. Dawkins, il testo da loro pubblicato(1753) ottenne
grande interesse per il sito e l’oasi. Nell’ XIX sec. iniziarono ricerche a
carattere scientifico e con l’introduzione del mandato francese in Siria anche
scavi archeologici (1929), purtroppo interrotti dalla guerra contro l’ISIS nel
2015.
Edifici
Patrimonio dell’UNESCO dal 1980, danneggiati o distrutti:
Statua
del leone sacro alla dea del Tempio Al-Lāt (mag.2015)
Tempio
di Baal-hamon
Tempio
di Baal (ago. 2015)
Tempio
di Baalshamin (ago. 2015)
Tempio
di Nabu
Via colonnata
e l’Arco di Trionfo
Tetrapylon
(gen.2017)
Teatro
romano (gen. 2017)
Agorà
e Senato (danneggiati)
Torre
di Elahbel (Necropoli) (ago.2015)
La
barbarie raggiungerà il culmine con la decapitazione di Khaled al-Asaad(18 ago.
2015), 82enne responsabile del sito, che ha eroicamente tentato di difendere
quell’inestimabile patrimonio.
Il
27 marzo 2016 viene annunciata, da parte dell’esercito regolare siriano, dopo
intensi combattimenti (furono impiegati oltre 6000 soldati e l’aviazione russa)
la completa riconquista di Palmira.
A
Roma, dal 7 ottobre, all’11 dicembre 2016, sono stati esposti dei reperti
monumentali distrutti a Palmira e ricostruiti in scala 1:1 in Italia, con la
mostra “Rinascere dalle distruzioni”. Inoltre sono conservati a Roma due
ritratti marmorei che verranno restaurati e riconsegnati a guerra finita.
«Ostinarsi a conoscere una sola cultura, la propria,
significa condannarsi a vivere una vita soltanto, isolati dal mondo che ci
circonda.» Tratto dal libro – “Palmira. Storia di un tesoro in pericolo” di
Paul Veyne,
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Ringrazio le amiche Bloggers Fede e Barbara (Admin del progetto)
e chi si è soffermato a riflettere sulla fragilità dell'Arte,
ma anche della Natura, e della vita in generale.
A venerdì!! con Crea 5220 tema: Square (quadrato)
cosa avremo combinato? :) :)
Davide e Carmela
Cara Carmela, ecco un post che mi piace, ognuno potrà dire quello che pensa, trovo giusto!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Bellissimo questo post Davide ... un vero gioiello distrutto che orrore e la frase di Pail Veyne è veritiero ... bravissimi come sempre un abbraccione
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