Ciao!!
Care amiche ed amici, come vi avevamo accennato nel post precedente,
il mese di giugno ha portato alcune sorprese...
Vi presentiamo Fanny e Timmy (spieghiamo in seguito il perchè dei nomi)
sono due tartarughe d'acqua,
che abbiamo trovato abbandonate sul marciapiede, in centro città.
Sono con noi da una settimana circa, in "osservazione" per il loro stato di salute.
Vi racconto un pò com'è andato il ritrovamento...
Ero uscito di mattina per ritirare del materiale prenotato, camminando
mi accorgo che sul marciapiede era posta una "padellina" quelle con le palmette di plastica,
(assolutamente non adatta al mantenimento, spiego nel post i motivi)
la raggiungo e noto che in mezzo alla brodaglia tipo palude (color del guscio) annaspa
Fanny, poveriiinaaa!!
Cerco di fare notare la situazione ai passanti, ma nulla, solo indifferenza...
forse non importa neache di me...
Beh! Do uno sguardo attraverso la finestrella all'interno maleodorante e scorgo
che ...sono due!! Il piccolo Timmy
si era mimetizzato in quel brodo... ri-poveriinoo!! ;)
(mi domando, ma quanto tempo c'è voluto perchè l'acqua assumesse quella consistenza?)
Sbrigo più rapidamente possibile la commissione, dando nel frattempo la possibilità
a qualcun altro di "adottarle", conoscendo a larghi tratti la mole di cure che richiedono.
"Il primo Giugno avevo raccolto un gattino marrone di circa un mese,
era magrissimo, accasciato su degli scalini, stava sul palmo di una mano...
aveva una grossa escrescenza sul torace, forse qualche malformazione interna.
Purtroppo sabato 2 era tutto chiuso, a casa dopo il bagnetto, l'antiparassitario e la pappa,
si era accucciato al calduccio, il 4 mattina saremmo andati dal veterinario per consiglio.
foto dal web |
Ma la mattina del 3, alle 7:15 una crisi rapida l'ha ucciso, tra le mie mani...
ho tentato di farlo respirare... niente...l'ho stretto a me, e siamo rimasti così per un pò."
Capite adesso perchè non desideravamo altri dispiaceri...
Tornando verso casa, le ritrovo ancora li, il sole sta quasi per raggiungerle,
immaginate chiuse nella plastica in pieno sole caliente del sud?
Era destino...
Le raccolgo e scarico nel primo tombino quella brodaglia verde...
poi dritto a casa per il "pit-stop". ;)
Sono due giocherellone! Hanno un appetito straordinario!!
A casa, avevo già una vasca rettangolare che li ospiterà in questo periodo di "quarantena",
avevo, guarda caso, donate da un amico, anche i gamberetti liofilizzati di cui vanno ghiotte...
che coincidenza!! ;)
Dopo aver disinfettato la mia vasca, bollito le pietre di arredo per uccidere i batteri essendo in marmo naturale (e lasciate freddare), trasferisco le tarta con cautela...
Inzio così a raccogliere info dettagliate dal web sul necessario al mantenimento:
Cosa mangiano? Temperatura dell'acqua? Habitat di crescita?
[Dovete sapere che una trentina d'anni fa, come molti bambini,
ho acquistato una coppia di tartarughe
la gestione si è rivelata un incubo, ci siamo affidati al venditore per i consigli,
libri specializzati,... internet non esisteva..., si conosceva molto poco...
insomma sono andate in letargo senza le necessarie energie accumulate
e non hanno superato l'inverno..., da allora, non ne ho più avute...]
Scrivo di seguito le info che ho recuperato da vari video e articoli sulle tartarughe d'acqua.
Per un parere ufficiale però chiedete ad un veterinario! Saprà valutare meglio lo stato di salute della vostra tartaruga.
Alimentazione: Da piccole prettamente carnivore, (pesce, molluschi, uova, pollo...).
Crescendo diventano onnivore, (preferite verdure ricche di calcio).
Si può dare poche volte al mese della frutta come:
banane, fragole, albicocche, melone (non troppa perchè fermenta, e la digestione è lenta).
Bisogna fare attenzione alle quantità di cibo: 1/7 del peso o circa il volume della testolina.
Mangiano tutti i giorni fino ai 4-5 anni , poi 2-3 volte a settimana, da ridurre gradualmente in previsione del letargo. Evitare il letargo se la tarta è piccola, con poche riserve di nutrienti.
I gammarus liofilizzati, sono carenti in vitamine, adesso si trovano in commercio dei pellettati
come integratori, oppure vitamine in gocce a discrezione del vet. (da non distribuire in acqua).
Tenete a disposizione un'osso di seppia, fonte di calcio.
Carattere: Sono molto attive, verso altre specie di tartarughe,
Originarie del Nord America, sono molto timide, fuggono al riparo al primo gesto sospetto o piccolo rumore, schive, crescono per molti anni fino ai 15-20 cm.
Le tartarughe non soffrono la solitudine, anzi mordono o intimoriscono le tarta di dimensioni minori, a volte causandone la morte.
Depongono le uova sotto la sabbia della riva, come quelle marine, un accoppiamento può dare uova fertili per i prossimi 3-4anni. Le uova meglio metterle in incubatrice,
non devono essere capovolte (pena la morte dell'embrione)
segnate la parte alta con una matita (non col pennarello),
la temperatura determinerà il sesso dei nuovi nati, sopra i 29°C saranno femmine.
Habitat : Se non avete un laghetto, dove l'acqua non ghiaccia in inverno, prevedete un acqua-terrario dalle dimensioni adeguate. La profondità dell'acqua dev'essere circa il doppio del carapace (guscio), sciogliete qualche granello di sale grosso nei cambi d'acqua.
Non mettere piante ornamentali perchè le mangiano e possono avere effetti tossici, usate solo arredi realizzati in plastica alimentare, non inserite in acqua sassi colorati.
Obbligatoria una zona asciutta di basking, dove prenderanno il sole i cui raggi UV- A-B, fisseranno il calcio con l'aiuto della vitamina D. Se le tenete sempre all'interno usate una lampada per rettili che produce raggi UVB artificiali (tenuta accesa 10-12ore).
Più una lampada spot per riscaldare.
Importante! I raggi UV vengono schermati dalla plastica o dal vetro, (ricordate la padella con le palme) i raggi devono essere diretti, altrimenti si avrà una decalcificazione generale e soprattutto del carapace (che si presenterà sottile e molle) con esiti spesso irreversibili e nefasti per l'animale.
Temperatura dell'acqua: 20°C- 24°C, ambiente, mai sopra i 38°C.
Usate un riscaldatore per l'acqua apposito da parete o a tappetino.
Se avete un acquario, dimensionate il sistema di filtraggio dell'acqua con una capacità superiore a quelle reali perchè le tarta sporcano molto l'acqua.
Noterete la formazione di una mucillagine sul loro carapace e sulla pelle, passate una volta a settimana, con un cotton fiock, dell'aceto bianco per rimuoverla e riattivare la flora del guscio.
Passate dopo il trattamento, dell'olio di mandorla sul carapace. Evitate il contatto dell'aceto sugli occhi o nel naso della tarta, per ovvi motivi, siate delicati nei movimenti, non fatela cadere a terra.
Rischi Sanitari: Possono essere portatrici della salmonella e trasmetterla all'uomo.
Maneggiare con i guanti le tarta e gli arredi durante la pulizia. Specialmente se non provengono da negozi, chi ha un sistema immunitario indebolito può demandare ad altri queste operazioni.
Essere coscienti di cosa si maneggia, non toccarsi mai la bocca o gli occhi con i guanti sporchi
(l'odore pungente può distrattamente far portare le mani al volto, trattenetevi!).
Lavarsi accuratamente sempre le mani con presidi-medici
dopo averle maneggiate direttamente o indirettamente.
dopo averle maneggiate direttamente o indirettamente.
La Fanny ha una fame tremenda... mentre sistemavo un sasso mi ha addentato il pollicione...
per fortuna la mia dura pellaccia ha resistito!
Se fosse stata una tarta adulta mi chiamereste Dave-quattrodita... ;)
Timmy, invece è un timidone... (un carattere tipico della sua specie, leggevo).
I loro nomi derivano dai due personaggi, Faina e il Timido, che tutti ricorderete
Due abili aiutanti scansonati ma pratici, anche loro all'arrivo si son gettati in acqua... eheh!!
Rispecchiano inoltre perfettamente il carattere di killers di queste bestiole... ;) :)
Leggevo che ogni anno vengono importati dall'America o dall'Asia, circa 900mila esemplari,
l'abbandono o il rilascio in natura è purtroppo un metodo comune, ma vietato.
Le poverine, oltre ad entrare in competizione con le delicate tarta europee
difficilmente sopravvivono ai rigori del primo inverno. Il mantenimento è molto complicato,
col tempo possono necessitare di interventi chirurgici per calcoli o ascessi.
Se non avete le strutture adatte, tempo da dedicare, capacità nel manipolarle
non le acquistate!! Non sono giocattoli!! Soffrono come noi.
Vi lasciamo con queste tarta-perle di saggezza dal web...
Buona domenica!!
Davide e Carmela
Janis, Gilbert&George, Achy&Patry, Fanny&Timmy... ;) :)